La chiesa progettata da Gio Ponti nel 1956 si inserisce in un’area ridotta nei pressi del quartiereLambrate. Il sagrato rialzato viene racchiuso da una cornice sporgente che inquadra l’interovolume e accoglie i fedeli. Lo spazio interno è ritmato da un sistema di pilastri e travi in cementosagomate e termina con una grande parete che accoglie l’altare, illuminato dall’alto.Tutti gli arredi sono disegnati dallo stesso Gio Ponti, mentre la statua bronzea esternaè di Carlo Paganini
La chiesa è progettata da Giovanni Muzio nel 1955. Si inserisce diagonalmente per sfruttarelo spazio aperto antistante. Attraverso una facciata decorata con una tessitura geometrica inmattoni si accede in uno spazio a tre navate. L’aula dei fedeli si espande verticalmente versola parte terminale, interamente mosaicata da Mario Zappettini. Nella chiesa sono presenticitazioni tratte dai quattro vangeli, mentre il baldacchino posto dietro l’altare di Antonio Majocchiè stato rimosso
La chiesa progettata da Carlo De Carli in zona Sempione a Milano viene costruita nel 1956.L’impianto stellare determina una facciata concava che accoglie i fedeli.Realizzata in cemento armato e mattoni viene caratterizzata da un tiburio esagonale formato dasei colonne cilindriche e disposto sopra l’altare centrale per valorizzarne il ruolo.All’interno è presente un Crocifisso di Umberto Milani
La chiesa di Mario Bacciocchi viene inaugurata nel 1955 e si trova nel quartiere direzionale diMetanopoli a San Donato Milanese. La facciata policroma richiama le cattedrali toscane, mentrel’interno è dominato dal mosaico di Vincenzo Tomea, illuminato da un grande lucernario.L’aula assembleare presenta un soffitto ribassato con pannelli di Andrea Cascella ed ècircondata da un matroneo con cappelle. Gli arredi e i portali d’ingresso in bronzo sono realizzatidai fratelli Pomodoro
La chiesa viene progettata nel quartiere milanese di Baggio da Luigi Figini e Gino Pollini eviene inaugurata nel 1955. Essa è un esempio della politica di sviluppo urbano nelle periferienel dopoguerra ed è costruita in cemento e mattoni, senza l’aggiunta di elementi decorativi.Se l’esterno richiama i moderni capannoni industriali, l’interno risulta suggestivo per l’usocontrollato della luce che valorizza l’altare, sopra il quale appare sospeso un crocifisso di PadreCostantino Ruggeri
La chiesa è progettata all’interno di un programma edilizio degli anni Cinquanta per residenzee attività sociali vicine al Parco Lambro, ma è costruita solo nel 1965. Lo spazio si articolaattraverso diversi volumi organizzati intorno all’aula ottagonale centrale che ospita la zonadedicata ai fedeli. Realizzato in cemento armato e mattoni, l’ambiente viene illuminato dapareti in vetrocemento e custodisce arredi liturgici disegnati secondo un sistema geometrico disobrietà ed essenzialità
La chiesa è progettata da Vico Magistretti e Mario Tedeschi nel 1947 e realizzata nel 1955.È situata al centro del quartiere QT8 a Milano, realizzato in occasione della VIII Triennale di Milanonel secondo dopoguerra. L’edificio a pianta centrale è dominato da una grande copertura conicae un porticato circolare che ne regola l’accesso. All’esterno si trova la statua della Vergine di donMarco Melzi, mentre all’interno è custodita un’altra statua dedicata alla Madonna di Leone Lodi
La chiesa venne progettata da Giovanni Muzio nel 1932 nel quartiere di Chiesa Rossa, a Sud di Milano. All’impianto basilicale a tre navate, costruito in mattoni a vista, fu aggiunto un pronao nel 1960. Di grande effetto è l’istallazione, inaugurata nel 1997, dell’artista Dan Flavin che, grazie all’uso dei neon, riempie la chiesa di colori inediti (blu, rosso e giallo) che definiscono le parti dell’edificio (navata, transetto, abside) e donano un effetto suggestivo allo spazio interno che circonda il fedele
La chiesa fu progettata dallo studio Gabetti e Isola per la parrocchia di San Giuliano Milanese tramite un concorso nel 1998. Il cortile, circondato dai porticati e dalla torre campanaria, è il fulcro del progetto: qui si affacciano gli edifici parrocchiali e la chiesa stessa. L'interno si presenta molto luminoso con aperture a semicerchio e con una tessitura in mattoni che ricorda i cascinali lombardi. Gli arredi sacri sono stati pensati dagli stessi progettisti in collaborazione con Bruno Martinazzi