La chiesa viene costruita su progetto di Guido Maffezzoli per l’espansione del quartiere di PonteLambro, a Sud-Est di Milano. L’edificio è composto da un campanile isolato e due parallelepipediaffiancati per il lungo e posizionati ad una quota diversa: lo spazio più grande ospita l’aulaassembleare e l’altare, mentre quello più piccolo e rivolto su strada accoglie la cappella feriale ela sagrestia. La vetrata del battistero che raffigura l’albero della vita è ad opera di Guido Strazza
La chiesa viene costruita a Prospiano di Gorla Minore (Varese) nel 1965 su progetto di EnricoCastiglioni, il quale immagina tre corpi longitudinali dotati ciascuno di un doppio abside eincastrati tra loro per il lato lungo. L’ingresso è collocato sotto una grande arcata concavaistoriata e introduce in uno spazio fluido e continuo. La vetrata presente all’ingresso raffigurail Cantico dei Cantici ed è disegnata dallo stesso progettista; all’esterno invece appare isolato ilcampanile in cemento armato a vista
La chiesa è progettata nel 1962 da Ignazio Gardella nel quartiere direzionale di Metanopoli ed èdedicata in onore del presidente dell’ENI Enrico Mattei che fortemente l’aveva voluta.Questa si sviluppa tramite una successione di blocchi quadrangolari che racchiudono uno spaziointerno fluido e protetto: le uniche aperture sono date da due fasce continue, una sotto il tettoa capanna e una all’altezza dell’occhio, che alleggeriscono l’edificio e permettono il contattovisivo con l’esterno
La cappella, concepita nel 1960, è inserito all’interno di un caseggiato secondo una prassi delperiodo in cui era arcivescovo Montini di fronte alla mancanza di terreni per l’edificazione dinuove chiese a Milano. L’entrata viene segnalata da un timpano rivestito in legno e chiuso dauna pensilina sporgente. L’interno presenta una navata unica con cappelle laterali e l’altareilluminato da una lanterna. I numerosi mosaici all’interno e le formelle in bronzo alle ported’accesso sono ad opera di Nicolò Sebastio
La chiesa di Gio Ponti viene inaugurata a Milano nel 1964 e presenta una facciata staccata dalcorpo della chiesa, con aperture rivolte verso il cielo. L’interno, a forma di esagono asimmetrico,è caratterizzato da tre navate e dal sistema unico dei pilastri e delle travi in cemento.Gli arredi sono dallo stesso progettista che coordina il lavoro dei vari artisti: da ricordaresono la grande pala absidale di Francesco Tomea, non originale, e le vetrate esterne diCristoforo De Amicis
La chiesa viene realizzata nel 1958 grazie alla collaborazione dell’architetto Mario Tedeschie dello scultore Carlo Ramous, che modella la facciata in cemento armato raffigurando ilCrocifisso attorniato dai Santi. Attorno alla chiesa gira un fossato attraversabile da tre pontiche immettono nel portico inserito tra il pannello cementizio e la chiesa.Lo spazio interno viene illuminato dalle vetrate presenti nel transetto e dietro il presbiterio;quest’ultima è ad opera di Lindo Grassi
La chiesa di Achille e Pier Giacomo Castiglioni del 1957 è accessibile da un grande porticatoche si sviluppa in linea con le abitazioni ai lati ed è sorretto da grandi pilastri a Y. L’unica navatainterna è articolata da una copertura con diversi livelli per distinguere la platea, le cappellee l’altare. Essa viene arricchita dalla grande croce con l’annunciazione di Severino Trinca e lestazioni della Via Crucis della scuola Beato Angelico disposte lungo i quattordici pilastri interni
La chiesa progettata da Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti nel 1956 è composta da un’unicanavata racchiusa da quattro pareti prefabbricate in vetro opaco che regolano l’entrata della lucein modo suggestivo. La copertura, formata da travi in cemento armato con profilo a X, chiudeun volume compatto circondato da un muro di cinta in cui sono inserite le stazioni della ViaCrucis di Gino Cosentino. L’ingresso avviene dal livello inferiore per rappresentare il percorsoascensionale verso Dio
La chiesa progettata da Ignazio Gardella fa parte dell’intervento urbanistico direttodall’INA-Casa per la cittadina di Cesate. Inaugurata nel 1958, essa presenta una struttura inmattoni a vista che richiama il romanico lombardo, unito al cemento per le capriate di copertura.L’ambiente interno, illuminato da tagli nel muro a forma di croce, accoglie opere di AlessandroNastasio, tra cui l’Ultima Cena lungo la parete del presbiterio, la Via Crucis in legno e il mosaicodel fonte battesimale
La chiesa viene progettata da Giovanni Muzio nel 1956 al centro del quartiere Assisi aSud-Ovest di Milano. Decorata con una trama geometrica in mattoni, essa si affaccia su unampio sagrato ed è inquadrata da una vela sporgente.Lo spazio interno si sviluppa in tre navate che si aprono in lunghezza e in altezza verso la zonadell’altare; la statua del Battista all’esterno è di Carlo Paganini, mentre gli affreschi dellaretrostante cappella di Sant’Antonio sono ad opera di Pompeo Borra