La chiesa è progettato da Giancarlo Ragazzi per il quartier residenziale Milano 3 a Basiglio,situato a Sud di Milano. L’edificio si integra con gli altri servizi del quartiere e con la vegetazionecircostante. La pianta quadrata è dominata dall’altare illuminato da un tiburio esagonale;esso funge da cuspide di riferimento per l’esterno. Intorno al presbiterio sono collocate duecappelle che comprendono un luminoso spazio assembleare. L’intero arredo liturgico è affidatoa Guido Lodigiani

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Impianto urbanistico e contesto di riferimento

La chiesa viene costruita all’interno del nuovo quartiere residenziale “Milano 3” che dagli anni Settanta è progettato nei pressi del paese di Basiglio, situato alla periferia Sud-Ovest di Milano. Il nuovo centro, realizzato anni dopo “Milano 2”, nei pressi di Segrate, prevede la presenza di numerosi servizi sociali e commerciali. L’insediamento è caratterizzato dall’integrazione tra le case e gli ampi spazi verdi con una precisa distinzione tra la mobilità veloce delle auto e la mobilità lenta dei pedoni. L’edificio è progettato dagli stessi architetti autori dell’intero piano urbanistico in collaborazione con la comunità. Il confronto ha prodotto un’aggregazione di diversi spazi per l’azione pastorale disposti attorno ad una piazza rialzata. La chiesa, le aule per le attività parrocchiali e le manifestazioni, gli uffici, le abitazioni dei sacerdoti e gli spazi per le famiglie compongono un’area articolata, sulla quale domina la cuspide dell’edificio religioso. L’intero complesso è collocato a metà tra la piazza del centro commerciale e le attività ricettive, la piazza del centro civico polifunzionale e il parco giochi: la sua posizione, arricchita dalla presenza di vegetazione e del laghetto centrale, lo identifica come centro e fulcro del nuovo insediamento.

Facciata principale

L’edificio si presenta diviso in due parti distinte. La porzione inferiore è costituita da una fascia perimetrale per la maggior parte vetrata e chiusa da una spessa cornice. Al di sopra di questa si sviluppano in un ritmo ascendente le travi che da tre angoli raggiungono la torre esagonale; questa è composta da due elementi a pianta triangolare che catturano la luce per proiettarla all’interno. Gli accessi sono posizionati agli angoli e garantiscono, tramite il rialzo dei sagrati antistanti, la distribuzione anche nelle cappelle laterali: in particolare il primo ingresso visibile da via Manzoni è segnalato dalla cappella ecumenica che sporge sulla facciata. La chiesa presenta quindi quattro prospetti caratterizzati da uno sviluppo orizzontale alla base e da uno slancio verticale della copertura: la composizione rimanda ad un’architettura che converge al centro e, allo stesso tempo, si dilata verso l’area circostante, al pari del Messaggio Divino che dall’alto scende e si diffonde tra gli uomini.

Organizzazione interna

La pianta della chiesa è quadrata ma la disposizione centrale della zona celebrativa regola lo spazio secondo l’asse diagonale, segnalato esternamente dalla trave mediana. Intorno all’altare, illuminato tramite dei tagli verticali inseriti nella torre esagonale, si dispongono le panche ad anfiteatro; a queste sono affiancate la cappella feriale e la cappella ecumenica, le quali presentano un doppio affaccio sull’aula assembleare e sull’esterno. Lo spazio dedicato ai fedeli si chiude con le vetrate rivolte verso i giardini e verso il laghetto per favorire la comunicazione con l’esterno e creare un’atmosfera di tensione verso il trascendente. La presenza della cappella ecumenica testimonia un’attenzione verso la multiculturalità degli abitanti, riprendendo il tema dell’accoglienza verso le altre confessioni che già nella cappella Dio Padre a “Milano 2” era stato affrontato per volere del cardinale Martini. Inoltre la cappella feriale è separata da una vetrata che consente un contatto visivo con la grande aula e viene anche concepita per ospitare le famiglie o i bambini durante la celebrazione. Il colore bianco che caratterizza tutto l’involucro viene interrotto dai colori caldi del legno chiaro del soffitto e dal travertino scuro del pavimento, mentre agli ingressi sono collocate le acquasantiere in blocchi di marmo. Tra la cappella ecumenica e la zona dell’altare trova spazio il fonte battesimale, posizionato ad una quota inferiore e illuminato da un piccolo lucernario: quest’ultimo viene usato per evidenziare anche il tabernacolo e le statue presenti nelle cappelle. Infine, in asse con l’altare, all’incrocio delle due pareti esterne vetrate si trovano i confessionali.

Caratteristiche strutturali

L’edificio viene costruito in cemento armato con travi dello stesso materiale esposte all’esterno e piccole travi lignee che sostengono il grande tetto spiovente.

Aspetti liturgico-pastorali

La chiesa si presenta come un edificio compatto che viene progettato secondo un’impostazione assembleare. La visibilità dell’esterno e delle cappelle ai lati favorisce una condivisione della preghiera dell’intera comunità. Inoltre la luce viene utilizzata per creare il giusto grado di suggestione e per definire la centralità dell’altare: la tensione verso l’alto rappresentata dalla trave centrale si presenta come l’ultima parte di un percorso che inizia da diverse direzioni ma che qui si raccoglie per procedere in modo condiviso.

Opere d’arte

Le opere e gli arredi sacri sono realizzate di Guido Lodigiani. Sono da ricordare la Croce della zona absidale, l’altare, il leggio, il tabernacolo, il fonte battesimale e la Vergine annunciata, opera in legno policromo posizionata in un atrio d’ingresso. Lungo le pareti interne è collocata la Via Crucis in bronzo.

Breve vita Autore

La EdilNord progetti è una società edilizia che si è occupata della progettazione di numerosi piani residenziali e commerciali nella realtà milanese. Giancarlo Ragazzi in particolare, è l’architetto che ha progettato e coordinato gli insediamenti di “Milano 2” e “Milano 3” nei decenni Settanta e Ottanta del secolo scorso; inoltre ha realizzato il terzo anello dello stadio di San Siro in occasione dei mondiali di calcio del 1990, la sede di allenamento del AC Milan a Carnago, Varese (2006) e la biblioteca del Collegio San Carlo a Milano (2009).

Altri progetti sacri

La società ha modo di confrontarsi con il tema dell’architettura sacra già con la chiesa di Dio Padre a “Milano 2”, Segrate (1976-81), dalla quale riprende molte soluzioni presenti nel progetto descritto.