Domenica 16 novembre 2025 alle ore 15,30 nella chiesa di San Basilio a Milano, in via Pietro Magistretti, nuovo incontro dell’Itinerario delle Chiese contemporanee con l’arch. Luigi Leoni, che presenterà le bellissime opere di padre Costantino Ruggeri
La chiesa di San Basilio offre un’esperienza unica di immersione nella luce, che varia nelle diverse ore del giorno. La luce naturale filtrata dalle vetrate con i loro vividi colori è lo strumento con cui padre Costantino Ruggeri (1925-2007) invita a godere della bellezza come via per incontrare Dio. Il grande artista francescano ha curato nella loro totalità le opere e gli arredi interni all’edificio sacro: la grande vetrata all’ingresso e quelle che tagliano in alto le pareti, il battistero con i riflessi blu, la croce sopra l’altare, il mosaico di San Basilio, le formelle della ”via della salvezza, l’altare, il tabernacolo, i vasi sacri e gli altri arredi.
La luce colorata delle vetrate (dal giallo sulla facciata, ai verdi dei tagli alti sulle pareti perimetrali, agli azzurri della fonte battesimale) dialoga con la colonna luminosa che cade in forma angolare sull’altare grazie allo slancio verso l’alto dell’abside voluto dall’architetto Agostino Del Corno, che ha progettato la chiesa inaugurata nel 1968. Il progettista ha mantenuto nelle forme esteriori, con le pareti a mattone a vista, lo stile agricolo della vecchia cascina “Faipò” che ha lasciato il posto alla chiesa a seguito dello sviluppo a macchia d’olio dell’urbanizzazione di Milano, particolarmente intensa nei decenni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
Di queste caratteristiche architettoniche e delle opere di Fra’ Costantino Ruggeri, parlerà domenica 16 novembre 2025 alle ore 15,30 l’architetto Luigi Leoni, presidente della Fondazione Frate Sole di Pavia, creata nel 1993 dal frate francescano, con cui ha collaborato nella realizzazione di edifici sacri in Italia e all’estero.
Alla presentazione della chiesa farà seguito un concerto di musica sacra contemporanea affidato al Coro Cantiere di Legnano, diretto da Roberta Mangiacavalli. L’ensemble eseguirà a cappella brani di Duruflé, Grassi, Smith, Bettinelli, Hagenberg, Antognini, Gjeilo, Pärt, facendo immergere gli ascoltatori in un rimando di suoni armonici tra le voci dei coristi e gli spazi interni dell’edifico sacro.