L’opera è realizzata dallo studio Buttè-Litta nel 1991 a Cernusco sul Naviglio; la piazza in cui èinserita è chiusa da tre blocchi abitativi gradonati e da una fascia di servizi per il quartiere.La chiesa si sviluppa in un quarto di cerchio con spesse travi in cemento che dal nucleo centraleavvitato verso l’alto danno forma all’ambiente; l’altra porzione del semicerchio ospita i serviziparrocchiali. Il risultato è uno spazio suggestivo con vetrate policrome e un Crocifisso di donMarco Melzi

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Impianto urbanistico e contesto di riferimento

La costruzione di una chiesa nella zona Sud di Cernusco sul Naviglio era prevista fin dalla seconda metà degli anni Settanta, ma si è dovuto attendere il 1988 per arrivare ad un progetto unitario che comprendesse chiesa e servizi parrocchiali. Il complesso si inserisce in un lotto di forma quadrata e si apre a ventaglio rivolto all’interno di una piazza, sulla quale si affacciano diversi servizi sociali e commerciali, alla base di tre unità abitative a gradoni. L’intera costruzione del complesso è ad opera dello stesso studio, ma gli edifici sono realizzati in momenti diversi. Il movimento suggerito dal volume a base semicircolare culmina in una spirale che si rialza al centro fino a trentatré metri di altezza e si presenta come elemento distintivo per un’architettura prevalentemente orizzontale, collocata in un quartiere dove dominano palazzi molto alti.

Facciata principale

L’edificio viene diviso in due parti: la zona dedicata alla canonica e ai servizi parrocchiali e la zona che ospita la chiesa vera e propria. Questa porzione è riconoscibile per la presenza di sette travi in cemento armato che discendono dal punto centrale fino ai rispettivi pilastri di sezione circolare; il muro perimetrale, rivestito in blocchetti grigi scanalati, ha un andamento spezzato che garantisce l’inserimento di vetrate e dei due ingressi all’aula dei fedeli. L’accesso principale è rivolto verso la piazza e non presenta alcun tipo di decorazione: solo la dedicazione della chiesa, scritta sul fronte curvilineo, esprime l’importanza dell’apertura come punto privilegiato per entrare nell’edificio. L’intera costruzione viene pensata con i materiali esposti a vista per creare un volume semplice, arricchito dalle vetrate inserite ai lati.

Organizzazione interna

L’aula interna si presenta come uno spazio unitario che, per la sua forma a quarto di cerchio, converge il fedele verso il punto focale del presbiterio. La zona che ospita l’altare viene rialzata di pochi gradini e completata, nella parte di destra, da una grande nicchia che ospita il tabernacolo costruito come una piccola colonna cuspidata. Ai lati sono disposti i confessionali, incassati nella parete di sinistra, e il battistero, ricavato in uno spazio di forma rettangolare a destra. Gli architetti ricorrono ad alcuni muri curvilinei, immaginati come elementi distintivi in uno spazio fortemente geometrico: ne sono una dimostrazione sia la parete convessa dell’abside, collocata dietro l’altare, sia il muro che racchiude il fonte battesimale. L’atmosfera dell’aula appare suggestiva per la presenza delle vetrate che sono progettate con colori differenti a seconda della loro vicinanza all’altare: dal verde scuro, viola e bruno si arriva al giallo e al rosso. Sono presenti infine quattro lucernari circolari, disposti a croce, che illuminano l’ambiente prossimo al luogo della celebrazione e, in particolar modo, il punto in cui il sacerdote distribuisce l’Eucarestia ai fedeli. La parte dedicata ai servizi parrocchiali presenta invece una copertura piana ed ha diversi ingressi autonomi, sia sulla piazza interna che sulla strada. Nonostante il rivestimento esterno sia lo stesso, questa parte del complesso è facilmente riconoscibile per la successione di finestre uguali che denunciano la funzione complementare; al piano interrato si trova anche una cappella iemale, illuminata da un’intercapedine.

Caratteristiche strutturali

L’edificio viene realizzato con una struttura interamente in cemento armato. La vela verticale svolge la funzione di elemento rigido da cui far partire le travi alte 2,5 metri che scaricano il loro peso sui pilastri circolari. In questo modo è possibile creare un ambiente di grande ampiezza senza pilastri interni; inoltre le stesse travi vengono “incastonate” all’interno della parete curva, come risulta visibile dalle testate che spuntano oltre l’elemento centrale avvolto su se stesso.

Aspetti liturgico-pastorali

L’edificio viene ideato come un ambiente che si sviluppa attorno all’altare e si apre all’interno di uno spazio pubblico dove la comunità possa incontrarsi. Questa dimensione di partecipazione è funzionale per la celebrazione tra fedeli e sacerdote: essi si raccolgono in uno spazio concepito con luce soffusa in cui risaltano fortemente le vetrate colorate. Lo spazio del tabernacolo, posto in primo piano a fianco dell’altare, suggerisce la centralità dell’Eucarestia e si pone come ideale meta del cammino verso il Divino che la disposizione delle panche, i lucernari circolari e le pareti perimetrali convergenti continuano a proporre.

Opere d’arte

Gli arredi sono stati progettati dagli stessi progettisti. All’interno dell’ambiente interno spiccano le vetrate a piombo realizzate dai mastri vetrai di Bergamo, mentre l’altare, il tabernacolo, l’ambone, il fonte battesimale, la sede dei celebranti, l’altare del Santo Patrono, l’acquasantiera e la colonnina porta lampada del SS. Sacramento sono rivestiti in un elegante marmo rosa del Portogallo. E’ presente anche un Crocifisso ligneo ad opera di Pierluigi Fappani, autore anche della Via Crucis, mentre la porticina del tabernacolo e il coperchio del fonte battesimale sono dell’Istituto Beato Angelico di Milano.

Breve vita Autore

Lo studio Buttè Litta viene fondato a Milano e si è occupato principalmente della progettazione di edilizia abitativa in collaborazione con diverse cooperative dislocate nel territorio lombardo tra Milano, Bollate e Cernusco sul Naviglio. Altri progetti da ricordare sono la facoltà di Ingegneria Aerospaziale a Milano (1968) e il cimitero di Carnate, Monza (1975).